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Nunziante Esposito: web e non vedenti

Tecnoteca.it intervista Nunziante Esposito della Commissione Osservatorio Siti Internet dell'Unione Italiana Ciechi




Quanto è importante per un non vedente l’accessibilità di Internet e, in questo senso, quali potenzialità e opportunità essa gli offre oggi o potrebbe offrirgli domani?

Prima di parlare di accessibilita' occorre avere chiaro il concetto di utilizzo del computer da parte di un non vedente. Senza queste informazioni, si rischia di non far ben comprendere il problema, essendo ancora troppe le esclamazioni di stupore quando si parla di computer con i vedenti.

Infatti, ancora oggi la gente rimane stupita quando sente che un non vedente usa il computer, non ne parliamo quando sente che naviga su Internet. Purtroppo, spesso a meravigliarsi sono anche gli addetti ai lavori, compresi web-master e web-designer.

Quindi, per prima cosa, diciamo che le tecnologie assistive usate dai non vedenti per quanto inerente l'uso del computer sono:

  • Lo screen-reader munito di sintesi vocale incorporata od anche esterna. E' un software che un disabile visivo puo' installare anche autonomamente.
  • Sintesi vocale comandata dallo screen-reader. Puo' essere software o hardware.
  • Display braille, componente hardware, anch'esso comandato dallo screen-reader.

Come certamente si sara' intuito, il cuore di tutto e' lo screen-reader. Infatti, questo software e' un interprete grafico che invia il testo e tutto quanto leggibile sul monitor, alla sintesi vocale che lo trasforma in voce, oppure al display braille che lo trasforma in scrittura braille leggibile con le mani, su cellette piezo-meccaniche.

Quando non si rispettano le regole di accessibilita' queste tecnologie assistive non riescono a fornire fedelmente tutte le informazioni che talvolta vengono ignorate parzialmente e, nei casi piu' gravi, totalmente, impedendo al non vedente l'accesso a quel programma o quella risorsa.

L'accessibilita' ad internet per un non vedente e' diventata una priorita' assoluta, cosa di cui si sono finalmente accorti anche i politici, tanto che e' stata gia' varata una legge sull'accessibilita', approvata quasi all'unanimita'.

Quando effettuo le valutazioni dei siti, durante i monitoraggi che il Gruppo OSI effettua,e mi imbatto in pagine web programmate in modo tale da non essere nemmeno aperte dalle tecnologie assistive che uso, mi viene spesso di pensare che, eufemisticamente parlando, e' come se stessimo per riappropriarci della vista perduta e ancora in giro c'e' qualcuno che non vuole che cio' accada.

Forse sono cattivo a pensare cosi', ma ora non e' piu' come all'inizio e, soprattutto dopo la sensibilizzazione fatta da tutti durante l'anno del disabile, non ce ne dovrebbero essere, in giro, persone che ignorano l'accessibilita'.

Avere Internet accessibile per noi significa riappropriarsi di molte cose per le quali prima dell'avvento delle nuove tecnologie, venivano puntualmente demandate ad altri o, nella migliore delle ipotesi, eseguite con l'aiuto di altri.

Con l'uso del computer abbinato alla rete internet si puo' fare acquisti on-line, tenere i rapporti con la propria banca, accedere alle informazioni dei maggiori media, accedere alla cultura, accedere direttamente alle universita' e alle loro banche dati, eseguire ricerche, e, non trascurabile, tenere i rapporti interpersonali e per la socializzazione senza avere il bisogno di spostarsi da casa con tutti i problemi che gli spostamenti comportano per un disabile visivo.

Gia' oggi, quindi senza aspettare domani, se Internet fosse completamente accessibile, tutto quanto suddetto sarebbe realta' e non un grosso punto interrogativo ad ogni accesso tentato.

L'unica cosa che si sta' sviluppando da poco tempo, sono i corsi universitari on-line che daranno una grossa mano ai disabili visivi che domani vorranno frequentare un corso di laurea.

Sono consapevole che oltre alla programmazione di Internet accessibile, abbiamo bisogno di tecnologia assistiva adeguata, ma non penso che i produttori di tecnologia assistiva riusciranno a tenere il passo con le evoluzioni tecnologiche se non vengono stabilite delle regole come sta' cercando di fare la legge Stanca di cui l'Italia si e' ormai dotata.

 

 

Quali sono oggi i principali e i più frequenti problemi di accesso al Web per un non vedente ?

Dopo aver detto di cosa si serve un non vedente per accedere al computer e alla rete Internet, in modo molto semplice si puo' dire quello che sulle pagine web impedisce di usufruire dei contenuti con le tecnologie assistive, anche se solo la verifica pratica fornita da un disabile puo' dare la certezza che su una pagina non esistono problemi.

Per fare in modo che lo screen-reader funzioni correttamente fornendo esattamente tutto quello che e' presente sul monitor, il sito deve essere costruito in modo tale che l'interpretazione di tutte le informazioni avvenga in maniera fedele, senza perdere nulla di quello che il sito contiene.

Nel caso contrario, il navigatore non vedente nella migliore delle ipotesi perderà l’orientamento, ma il piu' delle volte non potrà accedere al sito.

Quando il web master costruisce il sito deve tenere conto di queste variabili, ponendo l’attenzione su alcune cose di estrema importanza.

Vediamo quali sono:

  1. Etichettare le immagini in maniera comprensibile e corrispondente a quanto riportato sullo schermo, avendo cura di inserire, per cose da descrivere, il tag long Desk che consente descrizioni piu' lunghe ed adeguate.
  2. Se si utilizzano elementi grafici nei link o nei bottoni significativi, immettere del testo alternativo nell'apposito attributo del tag IMG (ALT="testo descrittivo").
  3. Non utilizzare tecnologie flash, in quanto gli screen reader meno recenti e i browser testuali non riescono ad interpretare questo tipo di tecnologia, mentre gli ultimi realizzati la interpretano male. Sul sito di Macromedia si continua a parlare di tecnologia flash accessibile, ma intanto la programmazione in flash dei siti, forse perche' nessuno si mette a perdere la testa per creare dei flash accessibili, continua a creare problemi alle tecnologie assistive.
  4. Non utilizzare tabelle nidificate nel caso si voglia visualizzare elenchi o dati. In alcuni casi di visualizzazione personalizzata o per i browser testuali, si potrebbero sovrapporre gli elementi della pagina nascondendo addirittura gli stessi link.
  5. Nei form di compilazione i campi devono essere etichettati in maniera corretta, soprattutto se si usano i tag Label.
  6. La struttura del sito non deve essere costruita a frame in quanto gli screen reader testuali non la interpretano correttamente.
  7. Le pagine del sito devono sempre riportare il link al contenuto della pagina, soprattutto se il menu' di navigazione e' molto grande.
  8. Tutti i comandi del sito sia essi di navigazione o di attivazione di procedure debbono poter essere gestiti da tastiera.
  9. I pulsanti radio devono avere l’indicazione del comando che producono, leggibile in modo corretto durante la selezione, soprattutto se si usano tag label.
  10. Se si usano testi nei campi editazione per descrivere il dato da immettere, fare in modo che il testo presente si cancelli appena si accede al campo editazione, evitando di usare script per la cancellazione.
  11. Non utilizzare Javascript o altri tipi di script, poiche', con i browser testuali o se l'utente decide di disattivare gli script per sicurezza, si impedisce di usufruire di tutto quello che tali script veicolano.
  12. Inserire i tag per l'interpretazione della lingua in quanto gli ultimi screen-reader gia' riescono a leggere nella lingua impostata.
  13. Inserire i significati espliciti di abbreviazioni ed acronimi perche', anche questi , gia vengono correttamente interpretati dagli ultimi screen-reader.
  14. Evitare di inserire testo alternativo anche per i grafici di separazione del contenuto della pagina come ad esempio "linea tratteggiata", "freccia", " puntini neri" ecc. ecc.
  15. Quando si usano le accesskey, evitare di usare questo comodo comando per tutti i link, inserendolo essenzialmente ai link principali occorrenti per una piu' rapida navigazione, come ad esempio la home page, la mappa, il motore di ricerca, e qualche altro di importanza per il sito. Se tali comandi vengono inseriti su tutti i link, possono solo generare confusione. Speriamo che le prossime direttive internazionali diano una direttiva su queste cose che stanno proliferando, in modo caotico, un poco ovunque.

Quelli suddetti sono i principali accorgimenti che permettono ad un non vedente di poter usufruire dei contenuti di un sito con un grado sufficiente di accessibilita'. 

Per qualsiasi tipo di sito, come dicevo prima, la certezza che tutto sia accessibile, la fornisce solo un test eseguito direttamente dai disabili, soprattutto per le pagine interattive. Infatti, sono proprio i form ad essere i punti piu' ostici per fornire l'accessibilita'.

 

 

Vi sono non vedenti particolarmente svantaggiati nell'accedere al web, ad esempio per questioni legate all' età o al contesto sociale di appartenenza? Cosa si fa per promuovere la loro alfabetizazione informatica?

Oggi con la chiusura di alcune scuole speciali per non vedenti che, negli anni passati, hanno consentito il traguardo della laurea a moltissimi disabili visivi in alcune discipline, l'istruzione per i non vedenti e' delegata alla scuola cosiddetta normale.

In tutte le scuole di ogni ordine e grado i disabili visivi si avvalgono degli insegnanti di sostegno e devo proprio dire che il sostegno e' veramente poco.

Inoltre, aggiungiamo che solo ora le strutture universitarie si stanno muovendo per offrire il sostegno adatto ai disabili visivi ed il quadro e' completo.

Questo problema di inefficienza delle strutture e la poca preparazione degli insegnanti di sostegno (non per loro colpa), sta producendo tantissimi disabili visivi con una preparazione culturale molto scarsa.

In alcuni casi,dove ci sono anche problemi familiari di natura culturale ed economica, si rasenta addirittura l'analfabetismo.

Quando il disabile visivo non e' seguito da una famiglia attenta alle sue problematiche, con indirizzamento a strutture che gli consentono ugualmente di affrontare gli studi, siamo ad un abbandono sicuro dopo la terza media.

Se poi aggiungiamo anche gli anziani per i quali affrontare il discorso dell'informatica e' uno scoglio talvolta insormontabile, si capisce come sia difficile poter informatizzare i disabili visivi.

Pero', essendo questo strumento molto importante per l'autonomia di un disabile visivo, occorrerebbero incentivi a livello nazionale per favorire l'informatizzazione di questa categoria di disabili.

Purtroppo, siamo al paradosso.

Infatti, anche se e' previsto nei provvedimenti legislativi per l'assistenza, le attrezzature che consentono di poter usare un computer per un disabile visivo, non sempre vengono fornite dalle ASL come previsto.

Quando l'ASL non ha i fondi per poter fornire gli ausili, nella migliore delle ipotesi richiede la partecipazione alla spesa dell'utente disabile.

Si capisce benissimo che, se ci troviamo al cospetto di una famiglia con problemi economici, difficilmente si accetta di partecipare alla spesa.

La nostra associazione organizza dei corsi di informatizzazione di base, ma spesso non con il risultato voluto.

La ragione non e' imputabile ad un solo motivo. Infatti, vuoi perche' non si selezionano adeguatamente i partecipanti, vuoi perche' non tutti riescono a seguire il docente, vuoi perche' non sono adeguatamente supportati da una assistenza domiciliare personale, i partecipanti a questi corsi non riescono ad usare facilmente il computer ed alcuni di essi rigettano l'idea di usarlo.

Per promuovere l'alfabetizzazione informatica, di recente e' stato messo in funzione un servizio di Help telefonico su numero verde 800682682 che funziona due giorni alla settimana e precisamente dalle 16,00 alle 19,00 di ogni lunedi' e ogni venerdi'.

Questo servizio e' affiancato da una mailing list che segue gli iscritti per ogni loro esigenza per tutta la settimana.

Alla mailing list ci si puo' iscrivere inviando un messaggio vuoto a: uic-helpexpress-subscribe@yahoogroups.com e rispondendo al messagio di conferma.

Ci vorrebbero anche dei corsi di informatizzazione avanzata. Per organizzarli occorrono molti fondi, ma e' molto difficile reperirli e la situazione economica attuale non favorisce questa esigenza.

Confidiamo in un futuro migliore per poter permettere a tutti i disabili visivi di usare il computer che in termini di privacy e di autonomia e' lo strumento piu' importante finora inventato.

Sono dell'avviso che questi corsi si debbano fare domiciliari e personalizzati per ogni disabile visivo.

 

 

Lei è uno dei componenti dell’O.S.I. Di che cosa si occupa questo osservatorio?

La consapevolezza dell'importanza di quanto può offrire internet, in termini di autonomia e comunicazione, ha spinto la nostra associazione a mettersi in discussione per dare una mano a capire i problemi dei disabili visivi e non solo, creando il gruppo OSI.

Questa esigenza ha fatto mettere in campo dall'Unione Italiana Ciechi decine di volontari, utenti del web, tra vedenti, non vedenti ed ipovedenti, allo scopo di avviare un monitoraggio di accessibilità di siti ritenuti di pubblica utilità.

Dopo un primo monitoraggio eseguito scegliendo una variegata tipologia di siti, ed in seguito ai risultati ottenuti, l'UIC decise di dare una struttura più organica ed istituzionale per meglio affrontare la problematica e poter dare un valido supporto ai Web-master che avessero voluto avvalersene.

Fu cosi' nominata l’attuale Commissione OSI, costituita da: Francesco Alborghetti, Gaetano Contestabile, Nunziante Esposito, Giuseppe Fornaro e Massimiliano Martines.

Tale organo coordina, partecipa all'attività del Gruppo, tiene i contatti con i web master e le istituzioni esterne.

Attualmente il gruppo conta circa 30 volontari e forniamo dei test gratuiti a tutti i web-master che vogliono avvalersi dei nostri controlli che, non solo vengono eseguiti per verificare l'accessibilita' per i disabili visivi, ma viene controllato anche il codice per verificare l'accessibilita' rispetto alle raccomandazioni del W3C, raccomandazioni recepite anche in buona parte nei 22 requisiti richiesti per un minimo di accessibilita' nella legge 4/2004 detta anche legge "Stanca".

La richiesta dei test puo' essere fatta inviando una e-mail con la URL del sito alla Commissione OSI all'indirizzo di posta elettronica: commissioneosi@uiciechi.it

Essendo un lavoro gratuito svolto da volontari, viene evaso in ordine di data di arrivo e dando priorita' solo alle richieste che ci pervengono dalla Direzione Nazionale o altri organi dell'associazione. Dalla fine di giugno 2005 e fino a quando non avremo riorganizzato i gruppi di lavoro ed adattato le schede di valutazione ai 22 requisiti della Legge "Stanca", abbiamo sospeso i test.

Intanto, continuiamo ad avere un elenco di richieste da evadere e faremo del nostro meglio per esaurire questa lista, eseguendo i test in tempi ragionevolmente brevi.

 

 

Con che criterio selezionate i siti da analizzare?

Non c'e' una selezione vera e propria, ma viene data priorita' alle esigenze della categoria, ove ce ne fossero, o a richieste fatte dall'interno dell'associazione, come ad esempio il monitoraggio di un sito di una sede periferica o di qualche struttura collegata direttamente con la nostra associazione.

Per il resto dei siti, si rispetta l'ordine in base alla data di arrivo della richiesta.

Si possono anche verificare esigenze particolari, ma per queste, se ne occupa direttamente la commissione, eseguendo un lavoro extra che non modifica l'ordine delle richieste gia' ricevute, valutandone la necessita' a sua discrezione.

Per esempio, quando abbiamo monitorato i siti della Banca Popolare di Sondrio, la Banca Popolare di Milano, Italgaspiu', attualmente confluita in ENI, e altri siti di questa importanza, i test di accessibilita' sono stati eseguiti direttamente dai cinque componenti della Commissione OSI.

Questa decisione e' stata presa perche', per certi siti, i test da eseguire in aree interattive necessitano di tempi stabiliti, di una password e di una abilitazione a servizi fittizi che non si possono dare a tutti.

Vedi ad esempio i test sui servizi di Home bancking delle banche suddette.

 

 

Come si fa per testare l’accessibilità di un sito? Come si fa per procedere?

La verifica di accessibilita' di un sito viene eseguita innanzitutto da piu' persone componenti dei sottogruppi di lavoro in cui abbiamo suddiviso il Gruppo OSI.

Affinche' ogni componente esegua il lavoro del suo sottogruppo, ci siamo dotati di un sito per lavorare, dove vengono inseriti i dati delle valutazioni eseguite su schede predisposte per ogni categoria di Osservatore, non vedente, ipovedente e vedente.

Il sito sul quale ci sono ormai centinaia di schede, e' raggiungibile all'indirizzo: http://www.uiciechi.it/osi/Lavori/index.asp

Siccome questo sito e' in fase di migrazione, si potrebbrero anche avere problemi a visualizzare le schede per i lavori di test gia' eseguiti.

Tutte le indicazioni inserite nelle schede vengono raccolte dai componenti della Commissione OSI che provvedono a redigere una relazione complessiva che viene inviata al Web-master che ha fatto la richiesta di test.

Contemporaneamente queste relazioni vengono publicate sul sito: http://www.uiciechi.it/osi

Non c'e' una procedura particolare per eseguire un test, ma, da non vedente, si esegue prima una navigazione normale con accesso a varie pagine del sito, per poi passare ad un'analisi accurata prima della home page, eseguendo confronti di codice con le altre pagine interne, infine si analizzano tutti i punti interattivi come il motore di ricerca e tutti quei form, se presenti, per i quali se ne valuta l'utilizzo anche con un browser testuale, oltre ad analizzare accuratamente il codice.

Ogni osservatore procede cercando i punti di inaccessibilita' secondo l'ordine inserito nella scheda da compilare, mentre il coordinatore del sottogruppo, componente della Commissione OSI, oltre alla scheda esegue accuratamente anche una valutazione del codice.

Ci sono nel Gruppo OSI anche dei Web-master affermati e vedenti che forniscono analisi accurate, utilizzando gli strumenti di verifica automatica che il Web mette a disposizione, verifica che viene eseguita anche dagli stessi componenti della Commissione.

 

 

Ci sono dei software in grado di evidenziare i problemi di accessibilità di un sito? Come operano e che limiti hanno?

I software che controllano l'accessibilita' di un documento HTML singolo, di gruppi o un intero sito, sono di una importanza fondamentale per un Web-master mentre sta' sviluppando un sito. ovviamente le verifiche vengono eseguite automaticamente, senza tener conto di valutazioni oggettive che un disabile puo' eseguire con l'attrezzatura che utilizza ogni giorno.

Le risposte sono spesso da prendere con le pinze poiche' possono essere rilevati errori di codice che in pratica non pregiudicano l'accessibilita', ed altre volte, molte volte, pur confermando una accessibilita' tripla A per un sito, lo stesso sito risulta inaccessibile.

Un esempio per tutti: se un Web-master riceve un errore che mancano i testi alternativi alle immagini, per non avere l'errore, inserisce gli attributi richiesti.

Quando ripete il controllo e il validatore automatico non fornisce piu' l'errore, ammesso che era solo quello, di ritorno riceve la validazione con tripla A.

Pero', in pratica, se gli alternate sono stati inseriti vuoti, il non vedente non sapra' mai cosa rappresenta quella immagine e se, per caso, si tratta di immagini usate come ancore per i link, il non vedente non sapra' mai quei link dove portano.

Mi preme ripetere che, se il Web-master non avesse questi strumenti, sarebbe ancora piu' difficile poter pensare all'accessibilita', anche se, per dichiarare un sito veramente accessibile, la certezza la puo' dare solo una validazione umana.

Gli strumenti piu' usati per controllare i siti, sono Bobby e Torquemada, anche se strumenti analoghi si trovano anche sul sito americano del W3C.

Personalmente mi avvalgo spesso di questi strumenti, ma i risultati li reputo solo un riferimento, fidandomi solo dei miei controlli che preferisco eseguire , sia con tecnologia assistiva aggiornata alla ultima release, sia con quella datata, eseguendo anche un controllo con un browser testuale e, precisamente, uso l'arcinoto Lynx.

Tutti questi controlli occorre eseguirli con diverse versioni di tecnologia assistiva solo per avere la certezza che tutti possono accedere al sito che si sta' controllando.

 

 

Alla luce degli impulsi favoriti dall’Anno Europeo del Disabile, quanta accessibilità c’è oggi su Internet e quanti sono i siti accessibili?

L'anno del disabile ha contribuito non poco a creare una coscienza generalizzata per l'accessibilita' tra gli addetti ai lavori, ma soprattutto e' stato un grosso stimolo per mettere i politici nelle condizioni di fare una legge in tempo di record e quasi approvata all'unanimita' da tutto il parlamento.

Alle prese ogni giorno con i controlli di pagine HTML, pur consapevole che di accessibilita' completa non ne trovo quasi mai, posso tranquillamente affermare che rispetto a 4 anni fa, quando e' iniziata per il Gruppo OSI questa bella sfida, la situazione ha avuto un certo miglioramento.

Non troviamo una quantita' elevata di siti completamente accessibili, ma il miglioramento in senso generale c'e', anche se ancora ci sono sacche di resistenza nell'utilizzo di tecnologia flash, che rappresenta, in senso assoluto, la peggiore cosa per chi utilizza tecnologia assistiva.

Secondo me, la miglioria e' dovuta alla grossa opera di sensibilizzazione che, assieme a noi, stanno facendo anche altre organizzazioni come, ad esempio, IWA Italia, FucinaWeb, Il sito di Michele Diodati ed altre organizzazioni di web-master e Web-designer, fornendo esempi sui loro siti e nelle varie manifestazioni tenute in giro per l'Italia.

I siti accessibili, e dei quali, per alcuni, anche noi abbiamo offerto la nostra collaborazione per il raggiungimento della piena accessibilita', sono quello del Governo, i siti di Banca Popolare di Milano, Banca popolare di Sondrio, il sito IMPS, il sito Italgaspiu, la parte accessibile di Tim, in parte il sito della Polizia di Stato e, perche' no, anche il sito dell'unione Italiana Ciechi.

Certamente quelli menzionati non sono i soli ad essere accessibili, ma sono quelli con i quali ci confrontiamo tutti i giorni per l'utilizzo che ne facciamo.

 

 

Cosa è possibile fare in concreto per migliorare la domanda di accessibilità dei siti web? Sono sufficienti le nuove norme affinché l’accessibilità si diffonda e venga adottata in concreto come criterio fondamentale per chi progetta siti Internet?

Con l'uscita delle norme attuative della legge Stanca, pubblicate in questi giorni sulla Gazzetta Ufficiale, ammesso che non si faccia come per tutta quella miriade di leggi che ci sono e non vengono applicate, dovremmo avere almeno per la pubblica amministrazione un grado di accessibilita' dei siti sufficiente a non farci imprecare come avviene ora quando cerchiamo di utilizzare certi siti.

Sono convinto che si debba continuare ad affiancare a questa legge tutta l'opera di sensibilizzazione sin qui prodotta, oltre a restare sempre all'erta, segnalando tutti gli abusi all'Italiana che sicuramente non mancheranno. La Commissione OSI restera' sempre vigile e sara' sempre pronta a dare battaglia, ove ne ricorressero le condizioni.

 

 

Quanto costa fare accessibilità, creare o rendere un sito web accessibile?

Se il sito si costruisce ex-novo, non si spende niente in piu', anzi, se la costruzione avviene con i moderni criteri di separazione dei contenuti dal layout grafico del sito, si risparmia nella manutenzione e nelle modifiche del sito.

Mi riferisco all'uso dei CSS, i cosiddetti fogli di style. Questo nuovo modo di programmare le pagine Internet consente anche facilmente la personalizzazione dei siti, opportunita' in piu' che si puo' offrire agli ipovedenti, categoria che non si limita ai soli disabili visivi, ma accomuna ad essi anche gli anziani.

Invece, fare accessibilita' in un sito gia' costruito non e' una cosa semplice anche se non impossibile. Talvolta i problemi sono tanti e tali che e' meglio ricostruire il sito. Nella maggioranza dei casi si possono apportare tutte quelle migliorie atte a rendere il sito il piu' accessibile possibile, in attesa di sviluppi e rifacimenti futuri.

Ci sono anche moltissimi siti che possono diventare accessibili con uno sforzo minimo, ma siamo sempre alle solite, se si vuole alla fine si puo', ma se non si vuole .......cosa ci possiamo fare?

Confidiamo nella legge e in seguito si vedra' i da farsi, ammesso che, come dicevo prima, non si finisce per non applicarla.

 

 

Quali sono fino ad oggi i traguardi più significativi dell’O.S.I. e quali sono le prospettive future, (vedi ad esempio l’iscrizione dei componenti della Commissione OSI nell’albo dei “Valutatori dei siti” dell'IRIFOR?)

Dalla primavera del 2000 di strada ne abbiamo fatta moltissima, guadagnandoci sul campo la stima che oggi possiamo vantare.

Il primo traguardo raggiunto e' stato un controllo eseguito su un campione di siti in collaborazione dell'Universita' Roma III, test che hanno prodotto uno studio commissionato dall'allora Commissione AIPA, oggi CNIPA.

Il lavoro che facciamo con la serieta' che ci contraddistingue ci ha fatto tagliare traguardi che mai avremmo pensato di raggiungere.

Infatti, tra le tante cose sin qui vissute, possiamo vantare anche un invito della Microsoft che ci ha portato a Redmond, dove, in incontri con i tecnici di tutti i software Microsoft, abbiamo fatto constatare quali erano i problemi di inaccessibilita' tuttora presenti.

L'esigenza di guadagno della privacy ci ha portato ad un confronto serio con le banche alle quali, presso l'ABI, abbiamo chiesto ed ottenuto il GDL che ha prodotto le linee guida bancarie gia distribuite a tutte le banche.

Queste, si stanno adoperando tutte per offrire uno sportello di home banking accessibile.

E' stato un grosso traguardo, inizialmente insperato, che restituisce ai disabili visivi la loro privacy.

Ci inorgogliscono i traguardi di accessibilita' ottenuti con i siti di Banca Popolare di Sondrio e Banca popolare di Milano, nonche' il sito di Italgaspiu, Gruppo ENI, il sito accessibile di TIM, il sito della Polizia di Stato, in parte il sito della RAI che sono i siti piu' grandi per i quali abbiamo fornito il nostro supporto tecnico per permettere ai Web-master di offrire piena accessibilita'.

Ultimamente, a coronamento di tutto il lavoro svolto, i 5 componenti della Commissione OSI sono stati inseriti di ufficio tra i valutatori dell'IRIFOR, organismo tecnico dell'Unione Italiana Ciechi con la prospettiva che tale organismo sara' inserito nell'elenco Nazionale dei valutatori del CNIPA.

Altro traguardo raggiunto e' il mio inserimento e quello di Massimiliano Martines nella commissione che sta' sperimentando la firma digitale fornita dai vari gestori italiani.

Nel prossimo Settembre e' previsto un convegno sulla firma digitale. In questa manifestazione, con una dimostrazione su postazioni appositamente installate, sara' dimostrato come e' possibile per un disabile visivo poter firmare digitalmente dei documenti digitali con il dispositivo di firma elettronica di Infocamere, il piu' grosso gestore di tale strumento informatico.

I responsabili di Infocamere, in seguito ai test da noi forniti, hanno reso accessibile l'utilizzo dei software e stanno ancora lavorando per rendere il sito completamente accessibile.

E' doverosa una constatazione: sul sito di Infocamere, la parte per la firma digitale, gia' possiede una buona usabilita'.

Abbiamo iniziato a testare il servizio di firma digitale di Poste.it, ma non riusciamo a trovare un interlocutore che recepisca i suggerimenti che forniamo in seguito ai nostri test.

Per l'inizio del prossimo anno stiamo organizzando una riunione allargata a tutto il Gruppo OSI al fine di riorganizzare il nostro lavoro alla luce della pubblicazione delle norme attuative per la legge "Stanca".

  

Nunziante Esposito
Commissione Osservatorio Siti Internet
Dell'Unione Italiana Ciechi
e-mail: commissioneosi@uiciechi.it
http://www.uiciechi.it/osi