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Il software di controllo delle prestazioni di rete Iperf

a. Generalità su Iperf

Iperf [3.1] è uno strumento che consente di misurare la massima larghezza di banda utilizzata in connessioni di tipo TCP o UDP, attraverso la modulazione di vari parametri. Fornisce in uscita dei rapporti su larghezza di banda (bandwidth), jitter e perdita di datagrammi (datagram loss).

Il suo uso è ampio e ben documentato [3.2]. Può essere utilizzato in vari sistemi operativi, compresi UNIX, Linux, Solaris, Windows NT; nel caso in esame è stato utilizzato in un ambiente Windows XP Pro. Consente l’effettuazione delle seguenti attività:

  • Misure di larghezza di banda

  • In una rete di tipo client – server, il client (stazione emittente) genera un flusso UDP con specifica larghezza di banda (BW)
  • Misure di perdita di pacchetti
  • Misure di jitter
  • Lavoro in ambiente multicast.

Rinviando per approfondimenti a quanto indicato in bibliografia, si riporta nel seguito l’insieme dei comandi per la caratterizzazione dei parametri del flusso dati.

Comandi Iperf

reti01

reti02

reti03

reti04

reti05

reti06

insieme dei comandi per la caratterizzazione dei parametri del flusso dati



b. Realizzazione di una connessione UDP

Iperf genera, nel caso di una connessione UDP, un flusso dati con bit rate costante; si tratta di un flusso che intende simulare una comunicazione di tipo vocale. Nel caso in esame, per approssimare il comportamento di una LAN Ethernet con un flusso dati di tipo http, emittente (client) e ricevente (server) sono stati impostati per un flusso sulla porta 80.

E’ possibile variare la dimensione dei datagrammi a seconda dell’applicazione per la quale si vuole testare la rete; il valore di default, pari a 1470 bytes, è idoneo per reti ethernet. Il server identifica una perdita di datagrammi UDP sulla base del numero ID; usualmente ad un datagramma UDP corrispondono diversi pacchetti IP, e perderne anche solo uno implica la perdita di tutto in datagramma.
Il calcolo del jitter viene effettuato costantemente dal server, come precisato in RFC 1889.

Il client registra un timestamp di 64 bit/microsecondo nel pacchetto; il server calcola il relativo tempo di transito come differenza tra il tempo di ricezione del server ed il tempo di trasmissione del client. I loro clock possono non essere sincronizzati; ogni loro differenza viene sottratta nel calcolo del jitter, rendendolo indipendente dalla sincronia del clock fra trasmettitore e ricevitore.

Una specifica opzione di Iperf (-B) consente di avviare il server in collegamento ad un indirizzo IP di multicast, 224.0.55.55; il client dovrà conseguentemente essere avviato per la trasmissione di pacchetti verso lo stesso indirizzo.

Un esempio di comandi di avvio di una trasmissione di datagrammi UDP, rispettivamente per server e client, avrà la seguente struttura:

iperf –s –u –B 224.0.55.55

iperf –c 224.0.55.55 -u